Legamento Crociato Anteriore (LCA)
Le lesioni dei legamenti del ginocchio sono traumi piuttosto frequenti in chi pratica sport nei quali vi sono importanti sollecitazioni di questa parte del corpo. Chi pratica il calcio o lo sci, può andare soggetto a tali lesioni, che, in alcuni casi , possono essere risolti esclusivamente tramite un intervento chirurgico.
L’intervento viene praticato con minima invasività per il paziente e con una breve permanenza nella struttura ospedaliera mentre comporta l’esigenza di sottoporsi ad un percorso di riabilitazione la cui durata è influenzata in modo significativo dal protocollo fisioterapico adottato.
Una buona preparazione all’intervento (fase pre-operatoria), caratterizzata dal mantenimento o dal ripristino del movimento muscolare e di lunghezze muscolari adeguate, risulta essere molto importante al fine di evitare rallentamenti nel corso della messa in atto del programma riabilitativo.
Il percorso di riabilitazione:
1° settimana: L’obiettivo primario in questa fase è il recupero del movimento dell’articolazione attivo (volontario) e passivo (provocato dal fisioterapista) portando l’arco del movimento a circa 90°, ponendo particolare attenzione alla estensione ed al mantenimento della capacita’ del movimento muscolare
2° – 3°settimana: La scheda riguardante la riabilitazione nella prima settimana post-operatoria vede l’aggiunta di alcuni esercizi svolti attivamente dal paziente e dall’incremento progressivo della flessibilità dell’articolazione. Molto importante la somministrazione precoce di esercizi propriocettivi (miglioramento della percezione dell’arto) finalizzati a migliorare la postura, la consapevolezza del proprio arto (sia nella statica che nella fase dinamica del passo), ed il conseguente senso di maggior sicurezza del paziente.
Al termine della 3°settimana, salvo complicazioni, viene abbandonato l’utilizzo del kinetech:
4° – 5°settimana: Questa fase del piano riabilitativo è di particolare importanza sia per gli aspetti articolari che muscolari; l’angolo di movimento che l’articolazione deve raggiungere alla 5°settimana è di circa 135°
La stabilità dell’impianto dovrebbe permettere un graduale aumento di carico degli esercizi propriocettivi
Il lavoro aerobico, svolto in gran parte attraverso l’utilizzo di cyclette e tapis roulant, permetterà un aumento delle performance sulla durata.
6° – 12° settimana: Dalla 6°settimana possiamo iniziare ad applicare una leggera resistenza, incrementando al tempo stesso il numero delle ripetizioni.
Molto importante sarà il dosaggio di esercizi aerobici / anaerobici, selezionati secondo l’attività specifica che dovrà svolgere il paziente. Il lavoro sulla propriocezione (consapevolezza del proprio arto), permetterà di aumentare l’efficacia della terapia.
13° settimana dopo l’intervento: Dal 3°mese la rieducazione verrà orientata in modo specifico all’attività praticata, ponendosi come obiettivo il ritorno al precedente livello di efficienza fisica. Fondamentale è la valutazione di alcuni fattori necessari per l’avvio di questa fase:
- Valutazione dell’assorbimento di stress articolare
- Test isocinetico del muscolo
- Valutazione manuale della stabilità articolare
- Valutazione funzionale dell’arto operato