Lesioni del cercine
Il cercine glenoideo è una struttura fibro-cartilaginea che si inserisce a livello della capsula articolare e che aumenta la concavità di contatto tra la glena della scapola e la testa dell’omero. Chi ha avuto una lesione al cercine glenoideo presenta un forte dolore che non si attenua né durante la notte né durante il giorno, rendendo difficoltoso ed estremamente doloroso qualsiasi movimento sia in elevazione sia in rotazione.
Attività che richiedono una determinata forza, vengono a esser limitate, in quanto questo tipo di lesione genera una diminuzione della forza, sia per inibizione a livello cerebrale, sia per il dolore che impedisce la corretta funzionalità muscolare.
Spesso nei pazienti che hanno avuto una lussazione o che hanno subito questo genere di infortunio, permane una sensazione costante, soprattutto durante i movimenti di rotazione, che la spalla possa “uscire” improvvisamente, proprio perché non c’è più un freno alla fuoriuscita dell’omero dalla glena. Dall’esame a Raggi X però non è possibile monitorare lo stato di salute delle strutture molli, è bene quindi eseguire una Risonanza Magnetica: questo esame permette di evidenziare l’eventuale presenza della lesione del cercine glenoideo avvenuta durante la lussazione.
Nel caso in cui il medico non prescriva il trattamento chirurgico, inizialmente questa lesione sarà trattata attraverso farmaci anti-infiammatori non steroidei per ridurre il dolore, l’infiammazione conseguente alla lesione. Estremamente importante diventa la Fisioterapia in quanto si andrà a lavorare sull’elasticità del tessuto, cercando di riarmonizzare il complesso spalla, potenziando la muscolatura.